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30 Settembre 2021Social Media Savvy 2 Days in Campobasso
26 Agosto 2022Questo articolo nasce da:
• alcune telefonate avute con Tommaso Sorchiotti (con cui si collabora su un fantastico progetto su questo argomento).
• creative chiacchierate con Giacomo Bruno.
• alcuni articoli del sempre brillante Maurizio Goetz, che è un faro per me sui temi del Branding (e che oggi compie gli anni!)
• un Post di Marco Massarotto.
Qualità o marketing
I migliori Brand spesso vendono di più. Talvolta non solo per merito della loro qualità. Ci sono moltissimi e complessi aspetti emozionali alla base del loro successo. Ad esempio: il Rolex misura davvero il tempo meglio di altri orologi?
Nelle liste stilate di Altroconsumo e similari, il miglior Brand non sta al primo posto della classifica per qualità. Queste riviste sono degli ottimi servizi per identificare prodotti di alta qualità con Brand meno forti e spesso a minor costo.
Cosa sta cambiando
Ma cosa è cambiato con l’avvento di Internet?
Adesso il Brand appartiene sempre di più ai suoi clienti, che online possono commentare, discutere, giudicare, lodare, disprezzare e talvolta anche condannare e diffamare prodotti e servizi.
Il messaggio può essere cambiato, rovinato, migliorato, ma anche direttamente creato dagli utenti…
Un esempio (legato alla politica, ma rende l’idea) è il generatore di cartelloni elettorali di UDC e PD (paulthewineguy.com), semplicemente geniale.
Per non parlare del caso Domino’s Pizza.
Nascoste dietro i loro brand
Ma diciamoci la verità: siamo ancora lontani da un’Internetcrazia vera e propria, in cui gli utenti POSSIEDONO e FORMANO i BRAND, come molti affermano con entusiasmo…
Per quanto partecipi alla conversazione, dietro un Brand c’è sempre un’azienda ed è facile che scappi la mano: bombardamenti pubblicitari, finte campagne, finte dichiarazioni di partecipazione solidali, finti blog o (peggio) orrendi e inutili Blog. E ancora: contratti poco chiari o in mala fede e offerte che diventano presto trappole.
Facile: i manager si nascondono dietro le loro aziende e queste si nascondo dietro i loro Brand.
Ma tu non puoi permetterlo
Quando dietro il Brand c’è una persona la storia è ben diversa.
Perché ci sei solo tu e la tua rete di contatti a definire la tua reputazione. Non puoi nasconderti dietro a nulla, perché il tuo Brand sei Tu. Su Internet circola il tuo Brand insieme alla tua persona e ai tuoi servizi.
Un’azienda può cambiare il suo Brand o averne diversi. Per me e per te non è proprio immediato, a meno di non cambiare NOME E COGNOME, TUTTA la tua rete di contatti e riempire Google con almeno 3 pagine di nuovi risultati!
Per questo il Personal Branding è un impegno e una garanzia per i tuoi clienti.
Strategie fondate sul valore
Nel Personal Branding se non hai valore non hai un buon Brand. La strategia fondamentale è sempre quella di generare valore, aiutare e condividere, cose molto semplici da fare nell’era di Internet. E poi il Social Networking: contattare altri utenti, creare relazioni, dare consigli e chiederli. Puoi certamente utilizzare le migliori tecniche di Marketing e Branding prendendo spunto dalle aziende. Non c’è niente di male nel saper comunicare bene i propri punti di forza.
Insomma:
Comportati meglio di un Brand